Infostealer: ladri silenziosi nel mondo digitale
Gli infostealer sono una tipologia di malware particolarmente insidiosa, progettata per sottrarre informazioni aziendali, personali e sensibili in modo furtivo e spesso inosservato. Questi programmi malevoli agiscono in background, raccogliendo dati come credenziali di accesso, dettagli finanziari, cronologia di navigazione e documenti privati. Spesso, gli infostealer riescono a eludere il rilevamento degli antivirus, sfruttando tecniche di offuscamento e aggiornamenti costanti per rimanere nascosti.
Lo smercio di credenziali rubate su Telegram: un mercato nero in crescita
Telegram, l’app di messaggistica istantanea nota per la sua crittografia end-to-end e l’anonimato, è diventata purtroppo anche un terreno fertile per il commercio illegale di credenziali di accesso rubate.
Su Telegram, esistono numerosi canali e gruppi privati dedicati allo scambio e alla vendita di dati sensibili, tra cui nomi utente, password, dettagli di carte di credito, informazioni personali e persino credenziali di accesso a servizi aziendali come VPN ed email. Questi canali spesso operano in modo semi-pubblico, richiedendo l’approvazione degli amministratori per l’accesso, ma una volta dentro, gli utenti possono navigare tra offerte di dati rubati provenienti soprattutto da infezioni di tipo infostealer.
Contesto dell’incidente: software contraffatto e falsa sicurezza
Il caso che andremo ad analizzare riguarda un dipendente di un’azienda che, attratto dalla possibilità di risparmiare, ha scaricato una versione contraffatta di un software costoso da un sito web sospetto. Nonostante l’utilizzo di un antivirus aggiornato, il dipendente è caduto vittima di un infostealer nascosto all’interno del software pirata. La situazione è stata aggravata dal fatto che l’utente utilizzava il suo PC di casa anche per lavoro, esponendo così anche dati aziendali sensibili al rischio di furto.
L’incidente
Non appena l’utente ha installato il software contraffatto, l’infostealer ha iniziato la sua attività dannosa. Inizialmente, l’antivirus non ha rilevato alcuna minaccia, alimentando la falsa sensazione di sicurezza dell’utente. Nel frattempo, il malware ha iniziato a raccogliere una vasta gamma di dati, inclusi nomi utente, password, dettagli della carta di credito, cronologia di navigazione e documenti personali.
La situazione è precipitata quando l’infostealer ha sottratto le credenziali di accesso alla VPN e alla posta elettronica aziendale dell’utente. Questo ha permesso ai criminali informatici di accedere alla rete aziendale, muovendosi successivamente all’interno ed esfiltrando dati, così da chiedere un riscatto all’azienda.
Le conseguenze per l’utente sono state chiaramente gravi: account online compromessi, perdite finanziarie, danni alla reputazione e il rischio di furto d’identità. Ma le ripercussioni più gravi hanno riguardato l’azienda, che si è trovata a dover affrontare una violazione dei dati, danni finanziari e alla reputazione, oltre ai costi per ripristinare l’operatività e la sicurezza della rete.
Il team di Incident Response di Cyberoo è stato coinvolto dall’azienda per affrontare la grave violazione. Il team ha risposto prontamente contenendo l’incidente, ripristinando i sistemi a uno stato sicuro e implementando misure per prevenire futuri eventi, proteggendo efficacemente gli asset digitali dell’organizzazione e l’integrità dei dati.
Sicurezza informatica: l’importanza di un approccio proattivo
Questo incidente sottolinea l’importanza di adottare un approccio proattivo alla sicurezza informatica. L’utilizzo di software contraffatto, anche se protetti da un antivirus, rappresenta un rischio inaccettabile. Gli infostealer sono una minaccia reale e in continua evoluzione, in grado di eludere le difese tradizionali.
È fondamentale utilizzare solo software originali e affidabili, mantenere l’antivirus aggiornato e adottare pratiche di navigazione sicure. Inoltre, è essenziale educare gli utenti sui rischi legati all’utilizzo di software pirata e sull’importanza di proteggere i propri dati personali e aziendali con servizi gestiti H24. La sicurezza informatica è una responsabilità condivisa che richiede un impegno costante da parte di tutti.
Analisi tecnica di Simone Marinari – Incident Response Lead, CYBEROO